Il Ballo - La Storia della Polca
Il termine polka e’ di origine ceca. L'incertezza dell'etimo ha lasciato poco spazio per le ipotesi di significato. Forse vuol dire polacca. Forse deriva da pulk o pulka: meta’. In tal caso starebbe a sottolineare il mezzo passo caratteristico di questo ballo. La polka (polca), dal punto di vista musicale, prende le mosse dai ritmi di accompagnamento di alcune danze folkloristiche molto diffuse in Boemia agli inizi del 1800. Come ballo e’ una raffinata evoluzione di quelle stesse danze. La storia di questo ballo e’ avvolta di mistero e di leggenda. Tutti i testi esaminati prendono in seria considerazione l’ipotesi dello storico boemo Alfred Waldau: |
“Nell'anno 1830, il maestro di musica Jesep Neruda, insegnante a Praga, dopo aver osservato una contadinella che cantando ballava e saltava, intui’ che elaborando quei passi e quel motivo musicale, poteva creare un grande ballo. Cosi’ fece, e lancio’ la polka, prima nella sua citta’, e dopo a Baden, dove fu accolta con un entusiasmo incredibile. Nel 1835 il Corpo musicale dell'esercito della Boemia apri’ il repertorio con un brano di polka. Da quel momento tutta l'Europa se ne innamoro’, e la passione per questo tipo di musica entro’ nei santuari dell'epoca, dal Teatro Alla Scala di Milano all'Odeon e all'Opera di Parigi, al Her Majesty's Theatre di Londra. A Parigi fu portata dal maestro Henry Cellarius il quale pretese di far credere che la polka fossa una sua invenzione.” avanti. |
Il primo che scrisse musiche di polka fu il boemo Franz Hilmar. Molti musicisti seguirono il suo esempio. Johann Strauss figlio ne compose 163 brani. |
Attualmente essa e’ ballata solamente negli Stati uniti e in Italia. |
Gli Organismi italiani preposti al settore della Danza Sportiva, preso atto del livello di penetrazione di questo ballo, lo hanno adottato come danza nazionale inserendolo nella disciplina LISCIO UNIFICATO, assieme a Mazurka e Valzer Viennese. |